La celebrazione del Primo Maggio è un’occasione per riflettere sul valore del lavoro e per rinnovare il nostro impegno per un mondo più giusto e solidale.

La vita di Gesù, intrecciata con quella di operai, contadini e artigiani, ci ricorda il valore intrinseco del lavoro, ieri, oggi e domani. Non solo un mezzo di sostentamento, ma una via di realizzazione personale ed uno strumento per contribuire al bene comune.

Le parabole di Gesù, immerse nel mondo del lavoro del suo tempo, rivelano un messaggio di salvezza accessibile a tutti. Un linguaggio semplice e concreto che affonda le radici nella quotidianità.

La Chiesa, fin dalla “Rerum Novarum” di Leone XIII nel 1891, con la Dottrina Sociale ed il Magistero sociale dei papi, dedicano ampio spazio al lavoro e all’economia. Papa Francesco, nella Laudato Si’, sottolinea come il lavoro sia “necessità, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale” (n. 128).

Celebrare il Primo Maggio significa riaffermare il ruolo centrale del lavoro per la dignità della persona e il progresso della società. Ma è anche un monito a scuotere le coscienze e adoperarsi per un mondo del lavoro più giusto e rispettoso.  Come, ancora, ricorda Papa Francesco in Fratelli tutti, per una migliore politica «il grande tema è il lavoro. Ciò che è veramente popolare – perché promuove il bene del popolo – è assicurare a tutti la possibilità di far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze» (n.162).

Nel messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace in occasione del Primo Maggio, “Il lavoro per la partecipazione e la democrazia”, in preparazione alla Settimana Sociale, si mette in evidenza che  “Ciascuno deve essere segno di speranza, soprattutto nei territori che rischiano di essere abbandonati e lasciati senza prospettive di lavoro in futuro, oltre che mettersi in ascolto di quei fratelli e sorelle che chiedono inclusione nella vita democratica del nostro Paese”.

La nostra Chiesa di Ugento-S. Maria di Leuca attraverso la Caritas Ugento-S. Maria di Leuca, la Pastorale Sociale e del Lavoro e il Centro servizi per il lavoro-Progetto Policoro, è impegnata concretamente per il lavoro, in un territorio periferico, nell’area interna del Sud Salento, dove le disuguaglianze e la precarietà lavorativa dilagano e dove molti giovani vanno via per assenza di opportunità. Tale attenzione alle sfide poste dal lavoro nel nostro territorio si manifesta attraverso:

– l’azione della Fondazione De Grisantis, infatti in questi anni abbiamo dato sostegno ai giovani che desiderano intraprendere, sono più di 80 le piccole attività avviate. In questo anno 2024 è stata avviata una collaborazione con la Fondazione Pietro De Francesco per il servizio di tutoraggio gratuito per  nuove imprese;

– l’azione dell’associazione Form.Ami, da anni impegnata a promuovere la formazione, l’orientamento e ’inserimento lavorativo  dei giovani, delle persone vulnerabili e delle persone migranti, attraverso il Programma Garanzia Giovani, il Progetto Puoi, il progetto Percorsi 4, i Tirocini di inserimento lavorativo dei progetti Caritas 8xmille e così via

La nostra Chiesa desidera  promuovere sul territorio un’azione ed un impegno attivo nella lotta per la giustizia sociale e per la promozione del lavoro dignitoso. All’interno delle nostre comunità bisogna sempre di più avvertire l’impegno per:

  1. Pregare appassionatamente per il mondo del lavoro e per i lavoratori.
  2. Educare ai valori ed alla cultura del lavoro, cogliendo la sua complessità e promuovendo il rispetto dei diritti.
  3. Dare l’esempio in prima persona con comportamenti che promuovano l’equità, la giustizia sociale, la legalità e la solidarietà.

Il lavoro, dono di Dio, è uno strumento importante per costruire un mondo più giusto e fraterno. Impegniamoci tutti per renderlo possibile.

1° maggio 2024 – Festa dei Lavoratori