Nuova decretazione
Saluti del Direttore Caritas di Trieste โBenvenuti nella citta Trieste che รจ una cittร di confine ,
un luogo di passaggi da sempre, una cittร famosa per la sua storia, i suoi servizi, le sue
tante comunitร religiose (greco ortodossa, cattolica ed ebraica). Siamo la Diocesi piรน piccola
dโItalia , una cittร di incontri , una cittร laica in cui non ci si pesta i piedi ma non ci si aiuta,
questa non รจ una qualitร cristiana.
Ma Trieste รจ anche un luogo di cultura, la cultura del โ900 di incontri e spero che il festival
Sabir ci permetta di unire cultura e accoglienza.Inizio lavori.
Oliviero Forti traccia le linee di analisi della situazione attuale a pochi giorni dalla
conversione in legge del decreto oscenamente denominato Cutro, da cui lโinvito esplicito a
chiamarla con il suo nome tecnico di Decreto legge 10/03/2023 n. 20 ,in modo da non
offendere le vittime della strage di steccato di Cutro.Lโimmigrazone secondo Meloni.
La campagna elettorale di Giorgia Meloni รจ stata incentrata su una posizione estrema , che
parlava un linguaggio militare e proponeva la chiusura dei porti come soluzione per la
questione immigrazione. Una volta salita a palazzo Chigi la compagine governativa ha
dovuto fare i conti con lโimpossibilitร di realizzare questo tipo di interventi e ha evitato di
affrontare lโargomento fino ai primi mesi del 2023. Le decisioni prese a marzo sono infatti
frutto di tensioni interne allโalleanza di centro-destra; infatti mentre i numeri degli sbarchi
aumentavano in relazione agli anni precedenti (42.369 contro gli 11.132 del I trimestre 2022)
e avveniva la tragedia sulle coste calabre, la Lega alleato di governo, ma concorrente
interno, pressava il governo rievocando i decreti Salvini come soluzione allโemergenza.
nel crescendo di questa situazione il governo ha decretato dapprima riguardo alle ONG che
intervengono in mare, ormai indebolite da anni di restringimenti legislativi , compiendo un
ulteriore giro di vite su regolamenti, pene e assegnamento di porti di sbarco lontani
(Ravenna, Ancona , Genova). Queste pressioni hanno portato il governo a intervenire nella
maniera a cui abbiamo assistito.Il decreto sulle ONG ricalca ciรฒ che il ministro Piantedosi ha seguito nella sua carriera da
anni, infatti รจ stato sempre presente nella stesura dei precedenti provvedimenti di legge e
questโultimo lo firma da ministro.
Giร con questo primo intervento si nota come il governo abbia nel suo agire lโidea che con
lโinasprimento delle pene si possano risolvere problemi complessi; il panpenalismo come
soluzione a tutti i mali. Le ONG hanno ormai , purtroppo, diminuito i loro interventi e ormai il
loro apporto sul totale degli sbarchi si attesta sul 7% , il danno che si aggiunge a queste
politiche restrittive รจ che non cโรจ alcuna alternativa di intervento sul mare.Decreto Legge 20 del 30 marzo 2023 (detto Cutro)
Il risultato di queste tensioni ha avuto il suo apice in questo restringimento di diritti che ha
portato le regole sullโaccoglienza in una situazione difficilmente gestibile nei prossimi mesi.
Riassumendo la situazione precedente alla richiesta di protezione internazionale di una
persona straniera arrivata in italia, la commissione territoriale a questo deputata decretava il
suo status dopo averla ascoltata. Le risposte potevano essere di diverso tipo:
-
- accordare la protezione internazionale ( asilo o prot sussidiaria )
-
- ottenere una protezione speciale
-
- rifiutare la richiesta (diniego) , per cui il richiedente puรฒ fare ricorso tramite tribunale.
La Protezione speciale รจ uno strumento che permette al sistema, non solo italiano, di riconoscere uno status a quelle migliaia di persone alle quali non puรฒ essere riconosciuta la
protezione piรน alta. Questo tipo di protezione complementare dura fino a un massimo di due
anni e nella sua ultima declinazione permetteva a chi la ottenesse di poterla poi convertire
in permesso di lavoro, contribuendo in questo modo ad un percorso virtuoso di integrazione
(ricerca di lavoro e alloggio legali). Giร in passato queste forma di protezioni โminoriโ erano
state colpite , dal governo Salvini, ma il precedente governo ebbe l’onestร intellettuale di
allargare le maglie e permettere questo tipo di soluzione che premiasse integrazione e
socialitร di persone presenti da anni in Italia.
Questo tipo di protezione รจ stato attaccato fortemente dalle scelte del governo, infatti ne รจ
stata ridotta sia lโapplicazione che il valore di integrazione: non sarร piรน possibile che sia
convertito in permesso di lavoro. Le conseguenze saranno molto pesanti perchรฉ si tratta di
10.000 protezioni speciali concesse nel 2022 che si aggiungono ad altrettante del 2021, la
maggior parte delle quali appartengono a persone che, in virtรน delle leggi italiane, aveva
iniziato dei percorsi virtuosi per ottenere un contratto di lavoro, un contratto di casa ;
percorsi difficili che comportano trattative impari e lunghe. Il nuovo governo ha deciso di
togliere questa opportunitร a migliaia di persone e, al netto dei giudizi politici, รจ difficile
capirne la ratio.Ampliamento dei Centri di emergenza:
Una serie di disposizioni presenti nella nuova legge spingono il sistema verso lโampliamento
dei posti nei CPR (centri per il rimpatrio) che sono dei luoghi di detenzione amministrativa
palesemente illegali, perchรฉ privano della libertร persone in assenza di reati. Fra le novitร รจ
previsto il trattenimento alla frontiera dei richiedenti asilo provenienti da paesi sicuri, a tal
riguardo รจ prevista addirittura la creazione di strutture di ultra emergenza per queste
persone.Paesi Sicuri
Nellโaggiornare la lista dei paesi sicuri, le cui procedure di richiesta sono caratterizzate da
procedure velocissime denominate “accelerate”, il governo ha pensato bene di inserire paesi
come la Nigeria e la Costa dโAvorio , il che รจ tutto dire.Richiedenti asilo fuori dai SAI e riduzione servizi nei CAS Con la nuova normativa vengono esclusi dallโaccoglienza nei progetti SAI (sistema di accoglienza integrata) i richiedenti asilo che vi erano rientrati con il ministro Lamorgese. Questo si aggiunge alla riduzione di servizi nei CAS , vengono tolti lโinsegnamento della lingua italiana, il supporto psicologico e quello legale. Tutto ciรฒ spiega la pressione delle prefetture alle Caritas locali per chiedere lโampliamento dei posti in accoglienza.
Giovedรฌ 11 maggio 2023
PROGETTI CARITAS
DPC e ApriUcraina
Due progetti diversi che hanno avuto vicissitudini organizzative diverse ma che hanno
riscontrato le stesse difficoltร e problematiche proprie dei profughi ucraini. La percezione di
sรฉ come profughi temporanei ne rende complicata l’accoglienza e questo si รจ scontrato con
una visione un poโ costrittiva delle regole dei progetti che non riesce a leggere i bisogni di chi
si vede in transito sul territorio italiano e non sente il bisogno di iscriversi a scuola, di
imparare lโitaliano e chiede di poter conservare la protezione sul territorio europeo o di
ritornare in patria per brevi periodi.
Per questi motivi lโimpegno dei progetti si รจ concentrato sui bisogni materiali legati alle spese
legate alla casa, bollette e affitti , e all’acquisto dei beni materiali.
Difficile รจ il monitoraggio globale dei nostri progetti perchรฉ si aggiungono anche numeri di
persone accolte in autonomia dalle diocesi e che sono fuori da queste due progettazione.
Numeri che si assestano sulle 6000 accoglienze durante i picchi dei primi mesi.
In particolare un appunto sul progetto DPC Ucraina, all’offerta i posti in accoglienza erano
1481 al momento il numero si รจ assestato sulle 542 persone accolte.
Corridoi umanitari
I corridoi umanitari proseguono con il protocollo afghanistan che ha portato finora 92
persone su un totale previsto di 300, delle quali 200 da Pakistan e 100 dalla Turchia. Per
fine luglio รจ previsto il prossimo arrivo e i prossimi colloqui.
Restano bloccati i due protocolli dallโAfrica mentre si รจ in attesa della riapertura del
protocollo dalla Giordania. La situazione attuale in Pakistan rende rischioso il prossimo
appuntamento.
Tratta
Ci sono alcune novitร sul nuovo Piano Nazionale Antitratta che purtroppo riducono
lโattenzione riguardo alla tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Questo puรฒ essere frutto di
una lettura decennale che ha provato a dare spazio anche alla tratta a scopo di sfruttamento
lavorativo.Forse il discorso si รจ un poโ troppo sbilanciato. Vero รจ che per le persone migranti
vale il detto che โ si fa come con i maiali, non si butta via nienteโ, quindi si riscontra sempre
piรน spesso a forme molteplici di sfruttamento che vanno da quello sessuale, con le varianti
online, a quello lavorativo e dell’accattonaggio.
Enti locali
Per casi piรน disparati riguardanti le necessitร delle persone straniere (dublinati, uscite dagli
ospedali, mancanza di alloggio, mancanza di documenti) si segnala la necessitร di obbligare
i servizi sociali degli enti locali a intervenire. Bisogna che la presa in carico di queste
situazioni avvenga nellโambito dei LEA (livelli essenziali delle prestazioni sociali) e che non
siano demandati a progetti che sono limitati nel tempo e nelle risorse.
Resoconto delle due giornate a cura di Massimo Buccarello