I giovani del Servizio Civile sottoscrivono Carta di Leuca 2022
Parlare, pensare, progettare, proporre: sono i quattro verbi che hanno fatto da bussola alla settima edizione di Carta di Leuca, il Meeting internazionale per la pace, che si è svolto fra Ruffano, Taurisano, Ugento, Specchia, Tricase, Alessano e Leuca dal 9 al 14 Agosto scorso.
È stato il vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli, a “tracciare la rotta” nella celebrazione d’apertura svoltasi a Ruffano, nella Chiesa di Santa Chiara, martedì 9 Agosto. Ha consegnato simbolicamente i quattro verbi agli oltre settanta giovani partecipanti, provenienti da Ucraina, Portogallo, Malta, Svezia, Albania e Italia, così come ai seminaristi della Diocesi di Ugento-S. Maria di leuca, presenza preziosa e fondamentale, verbi che sono stati accolti, raccolti e custoditi nei giorni di cammino.
Sono stati giorni belli e intensi: giorni di lavoro, confronto, dialogo, formazione, condivisione e convivialità. In un momento storico così delicato come quello che stiamo attraversando, una comunità di giovani che fa comunione di vita, che cerca di far fiorire nuove idee, progetti e azioni, che condivide tempo, spazi e pensieri, che discute su cosa sia la pace, su quanto essa sia importante, su quanto sia vitale rispettare le leggi sui diritti umani, su quanto sia necessario tenere a cuore il rispetto per l’ambiente, è un segno ed un sogno di speranza per tutte le comunità e i Paesi che quotidianamente abitiamo. Nei laboratori abbiamo avuto la possibilità di incontrareToni Mira (giornalista di Avvenire), Fiorella Retucci e Attilio Pisanò (Università del Salento), Nicoletta Sabbetti e Benedetta Ferrone (Caritas Italiana). Da ognuno di loro abbiamo preso e appreso l’incedere del passo sul “sentiero diritto della pace”, ognuno di loro ha provato a spezzare la propria storia e la propria testimonianza con noi. Significativa quest’anno la presenza di cinque giovani inviati da Caritas Spes dall’Ucraina, giovani che hanno accolto nella gioia il cammino di Carta di Leuca 2022, manifestando l’intenzione di promuovere la stessa iniziativa in terra ucraina.
Da questi passi intrecciati è venuto fuori la Carta di Leuca 2022, proclamata, all’alba del 14 Agosto scorso, sul sagrato del Santuario di Santa Maria De Finibus Terrae, poi sottoscritto da tutti i giovani partecipanti all’esperienza, e dai sindaci del Capo di Leuca e da tutti gli uomini e le donne di buona volontà, erano più di 750 partecipanti.
Ci impegniamo noi e non gli altri…
…noi giovani provenienti dai paesi baciati dal mar Mediterraneo che hanno scelto di mettersi ancora in cammino, alla scuola del Bello, sui sentieri diritti della pace.
Ci impegniamo a parlare parole che non siano la fine ma l’inizio di un dialogo che costruisce ponti e abbatte muri. Parole che siano pesate, pensate, profonde e vere, come semi piantati nel solco che fioriscono in azioni concrete, collettive e comunitarie. Ci impegniamo a curare le ferite del pianeta partendo dal basso, dai nostri stili di vita, creando una società attenta e solidale.
Ci impegniamo a pensare pensieri che facciano del lavoro uno strumento che dia pari opportunità all’uomo e alla donna, rispettando la loro naturale diversità e facendo emergere la nobile e la pari dignità fra essi.
Ci impegniamo a progettare progetti che partano dalla vita e portino alla vita di tanti uomini e donne che desiderano fare dell’inclusione uno stile di vita e della terra una casa gentile attraverso scelte di attenzione e premura perché una vita dignitosa non sia privilegio di pochi ma diritto di tutti.
Ci impegniamo a proporre propositi di pace. La guerra inevitabilmente porta con sé dei mali che spesso hanno una portata distruttiva più grande della guerra stessa. Creiamo legami positivi, favoriamo la cura verso gli altri, promuoviamo una cultura dell’incontro e della solidarietà per distruggere l’indifferenza e l’egoismo che ci circondano, costruendo così la civiltà dell’Amore.
“Ci impegniamo perché il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura. La primavera incomincia con il primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d’acqua, l’amore col primo pegno. Ci impegniamo – allora – perché noi crediamo nell’Amore, la sola certezza che non teme confronti, la sola che basta per impegnarci perpetuamente“.
I giovani dello SCU in servizio presso Caritas Ugento-S. Maria di Leuca