Siamo tutti vulnerabili! La vulnerabilità come radice della carità sociale

Delegazione Caritas Puglia
Trani 10-11 Settembre 2024

I direttori e gli operatori delle 19 Caritas Diocesane di Puglia hanno preso parte all’incontro di Delegazione regionale, svoltosi presso il Centro di spiritualità Sanguis Christi a Trani, il 10 e l’11 settembre.
Per la nostra Caritas Diocesana hanno partecipato il direttore caritas, Don Lucio Ciardo, il referente dei giovani, Don Pasquale Carletta e le operatrici Ornella Schirinzi ed Oriana Leone.
Il tema dell’incontro è stato “Formare alla carità sociale e Ministeri della Soglia”, ed è stato animato dagli operatori delle Caritas diocesane, accompagnati dal delegato regionale Caritas don Pasquale Cotugno.
Gli obiettivi dell’incontro sono stati: la riflessione in preparazione alla 3ª Giornata di Studio di Teologia Morale che si svolgerà a Molfetta il 24 Maggio 2025, lo spazio di spiritualità accompagnato dall’Arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino Monsignor Giorgio Ferretti e le comunicazioni riguardanti le nuove frontiere dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, individuate dai direttori diocesani pugliesi, secondo gli orientamenti indicati da Caritas Italiana.
La metodologia prevedeva momenti di presentazione di temi rilevanti, spazi di silenzio e riflessione, sia personale che condivisa, laboratori e messa in comune di esercizi ed elementi studiati. È stata una straordinaria occasione di apprendimento.
Nella mattina del 10 settembre, don Roberto Massaro, docente di Teologia Morale presso la Facoltà Teologica Pugliese, istituto ”Regina Apulie”, ha offerto una magistrale lezione, con una presentazione articolata su diverse tematiche.
A partire dai contributi visivi del fotografo turco Ugur GallenKus, ha fornito tre spunti di approfondimento:

La vulnerabilità: un’occasione di apertura al mondo;
Da una pastorale di riproduzione a una pastorale di missione;
L’evangelizzatore esploratore.
Alla relazione hanno fatto seguito i gruppi laboratoriali e la restituzione delle riflessioni e delle proposte, da parte dei coordinatori dei quattro gruppi di lavoro. Il focus è ruotato attorno alla figura dell’evangelizzatore contemporaneo che “non è solo colui che è inviato a gettare i semi del Vangelo, ma colui che esce senza paura, per trovare nel mondo i germogli di un’evangelizzazione che non è stata seminata da lui”.
(da -Chiesa senza paura- di Francesco Zaccaria).

Nel pomeriggio il programma ha previsto la celebrazione Eucaristica nella Basilica Cattedrale Beata Vergine Maria Assunta di Trani presieduta dal Vicario Episcopale, Don Sergio Pellegrini, e una visita guidata nel centro storico, nell’antica zona ebraica e nel museo diocesano.
Gratitudine profonda per la cena offerta dalla Diocesi di Trani e preparata dai lavoratori e dagli educatori dell’Associazione Oasi2 Onlus.

La seconda giornata è iniziata con la celebrazione eucaristica presieduta, presso la cappella del centro di spiritualità, da don Raffaele Sarno, Cappellano del Carcere di Trani e già delegato regionale, a cui ha fatto seguito la riflessione teologica dell’Arcivescovo Ferretti, sul brano del Vangelo di Luca 16,19-31, La parabola dell’uomo ricco e del povero Lazzaro.
Momenti di grande densità spirituale e fraternità, che riportano alla necessità di una contemplazione operosa e attiva: siamo chiamati a essere in grado di “ vedere” il povero, lì dove egli è.
Perché dove non vediamo e coinvolgiamo il povero, il Vangelo non c’è.
Infine il programma si è concluso con le previste comunicazioni relative alle diverse aree operative:
– Strategie per il Sud e Osservatorio Regionale
– Formazione Regionale
– Servizio Civile
– Valutazione e ricadute del Convegno Nazionale
– Calendario Regionale e Nazionale
– Proposte per la Delegazione
– Conclusioni
La conoscenza, il confronto con le altre realtà che vivono e operano nello stesso territorio pugliese ci ha aiutati ad allargare i nostri orizzonti, a cogliere le grandi sfide e le tante opportunità che bussano alle nostre porte e ai nostri cuori. Abbiamo imparato – ancora una volta – che “fare rete” ci aiuta a meglio canalizzare le energie e a spenderci con maggiore entusiasmo e passione per l’edificazione del Regno e la costruzione della civiltà dell’amore.
La virtù della speranza – sulla quale tanto mediteremo durante l’anno del Giubileo – necessita della nostra buona e quotidiana operosità. Desideriamo – quindi – farci trovare pronti all’invito del Maestro: «Ero affamato…assetato…straniero…nudo…malato…in carcere e mi avete servito» (cfr. Mt 25,31-46)