È più bello insieme!

Campi estivi per minori ucraini

Tutte le cose belle finiscono in fretta! Ed è stato così anche per le vacanze solidali con i ragazzi ucraini di Nikopol. Tante le esperienze e le emozioni vissute
sia da parte del gruppo e sia da chi a vario modo si è dato da fare nelle varie attività di accoglienza.
Se l’arrivo è stato un po’ problematico per via del lungo viaggio affrontato (praticamente sono
arrivati affamati) a seguire si è, sin dalle prime ore di domenica, instaurato un clima di festa e di
serenità.
L’arrivo era previsto per la sera tardi di sabato 15 e tutto è andato come previsto tranne il fatto che
nessuno dello staff immaginava che sarebbero arrivati a digiuno. Quindi invece di tirar fuori succhi,
acqua e un po’ di frutta fresca ci siamo ritrovati ad affettare salumi, a preparare insalate e ad
infornare pizzette. Tutto è terminato alle 3,30 di domenica quando tutto il gruppo si è finalmente
sistemato nelle stanze.
Una prima riflessione, giunta da una responsabile del gruppo Lilia, occorre senza dubbio citarla: “Le
fatiche del viaggio e la stanchezza per le tante ore passate tra autobus, treno e aereo sono passate
in secondo piano perché ognuno di noi già si catapultava con la mente alla vacanza che avremmo
vissuto”.
Domenica mattina, dopo un’abbondante colazione, il Direttore insieme all’equipe si è fermato con
il gruppo per illustrare il programma della vacanza. Ogni ragazzo ha ricevuto un cappellino, la
maglietta e una brochure in ucraino. Tutti emozionati ed entusiasti per tutto quello che avevamo programmato per loro.
Il nostro obiettivo è stato sin da subito non far mancare nulla per far vivere una vacanza ricca di
emozioni, relazioni ed esperienze sulla scia del titolo “Insieme è più bello”.


In sintesi, dopo i saluti istituzionali da parte di tutte le comunità del basso Salento rappresentate dai
Sindaci, dal Presidente della Provincia di Lecce e del Vescovo Mons. Vito Angiuli, è iniziata una
settimana ricca di esperienze, di relazioni, di emozioni.
I ragazzi insieme alle accompagnatrici, divisi in quattro gruppi, hanno trascorso le mattinate immersi
nelle attività del GREST estivo condividendo con i ragazzi della nostra diocesi giochi, esperienze e
soprattutto testimonianze.
In questo ci è stata di grande aiuto Tetiana, una signora giunta nella nostra diocesi nei primi mesi
del conflitto insieme ai suoi due figli, che ogni giorno è stata a disposizione del gruppo per tradurre
e comunicarci le necessità che man mano si sono presentate.
I pomeriggi, invece, si sono alternati tra il mare e la visita di alcuni luoghi. In particolare la visita della
città di Lecce è stato un appuntamento importante per tutto il gruppo.
Abbiamo dovuto rimodular

e ciò che avevamo previsto lasciando, dopo una breve visita alle bellezze
artistiche della città, ampio spazio al tempo libero.

Tetiana infatti ci aveva da subito comunicato un loro grande bisogno e cioè di poter rivivere anche
solo per un giorno quello che da due anni non possono più fare: passeggiare per le vie della città,
girare per negozi, mangiare al McDonalds, fare shopping. Da quando è iniziato il conflitto sono
costretti a vivere gran parte del proprio tempo sotto terra.

Nella seconda settimana è stato protagonista il mare.

Tutto il gruppo ha trascorso interi pomeriggi al mare per godere della ricchezza della nostra terra.

Da Pescoluse a Torre San Giovanni, da Marina Serra a Tricase Porto tra lidi sabbiosi e mare cristallino i ragazzi e le loro accompagnatrici hanno potuto vivere momenti felici e divertirsi senza la paura delle bombe.

Non sono mancati i momenti di festa in cui si è condiviso con alcune comunità della nostra diocesi la bellezza dell’incontro e della condivisione in clima di gioia e serenità. Tiggiano, Caprarica, Corsano, Alessano, Castrignano del Capo, Morciano di Leuca, Salve, Montesano, Ugento hanno fatto vivere ai giovani ucraini momenti indimenticabili intessuti di relazioni nuove e positive.

Intenso e ricco di emozioni il momento di preghiera vissuto sulla tomba di don Tonino. Tutto il gruppo si è stretto in preghiera nella recita del testo “Un ala di riserva” tradotto in ucraino dall’interprete. E’ stata invocata la PACE e a don Tonino abbiamo chiesto di farsi portavoce delle nostre suppliche presso il Signore.

Ora non ci resta che augurare a tutto il gruppo un buon viaggio verso il proprio paese. Un rientro che possa essere sereno nella consapevolezza di aver fatto di tutto per far vivere una pausa felice lontano dall’orrore della guerra.

ARRIVEDERCI!!!