INVITATE A CENA UN POVERO E DIVENTERETE UN PO’ Più “RICCHI”
Torna, con il suo carico di drammaticità e bellezza, la Giornata Mondiale dei poveri che si celebra ogni anno, il 19 novembre. Bella perché richiama alla memoria la forza di essere fratelli. Drammatica perché la povertà è un’ombra che cresce in lunghezza sul mondo intero.
“Non distogliere lo sguardo dal povero”. Con queste parole, Papa Francesco ci invita ad aiutare chi è in difficoltà, chi è solo, chi è povero.
Queste parole, prese dalla Bibbia e in particolar modo dal libro di Tobia, ispirarono il compianto Vescovo, Mons Vito De Grisantis, che trovò lo spunto per indire una giornata, il 14 marzo 2010, per raccogliere un fondo – Progetto Tobia – a sostegno dei giovani disoccupati e delle persone che perdevano il lavoro.
L’invito è quello a ricordarsi sempre che la vera ricchezza è nel prossimo. Un insegnamento che la Fondazione De Grisantis, braccio operativo della Caritas diocesana, ha tradotto in impegno costante e continuo. Grazie all’impegno di tanti collaboratori e del caro presidente, Don Antonio Morciano. In questi anni sono state avviate 85 attività lavorative, sostenute 62 famiglie, garantendo complessivamente 1.924.331,91 di euro di prestiti.
Con una sfacciataggine che fa quasi tenerezza, il Papa ci fa una proposta “oscena” di invitare a pranzo una persona povera incontrata per strada proprio la domenica, 19 novembre 2023.”I poveri, che siano italiani o stranieri, non chiedono solo cibo o vestiario. Vorrebbero entrare in relazione con noi e avere un po’ del nostro tempo”, afferma don Lucio Ciardo, Direttore della Caritas diocesana di Ugento – Santa Maria di Leuca. “È nostro compito conoscere e coinvolgere le persone in difficoltà in una rete inclusiva che parte da ogni singolo comune e si estende su tutto il territorio affinché tutti si sentano accolti e nessuno si senta solo.”
E continua: “Nella nostra Chiesa locale ci sono molte esperienze caritative e questo è apprezzabile.
Tuttavia, se restano iniziative isolate, sono destinate a rimanere circoscritte e inefficaci. Non basta solo creare occasioni di incontro ma è necessario anche condividerle a beneficio di tutta la chiesa. Alcune comunità, oltretutto, stanno sperimentando l’utilizzo di Ospoweb, che aiuta a farsi carico delle situazioni e non solo a dare qualcosa. A tal proposito nei prossimi mesi la Caritas diocesana, attraverso il percorso all’interno della scuola per animatori pastorali del quarto anno e con l’incontro con le singole Caritas parrocchiali che lo richiedono, avvierà la formazione degli animatori/operatori delle Caritas parrocchiali,” annuncia il direttore.
Domenica 19 novembre sarà quindi un giorno importante. A partire dalle ore 13 verrà organizzato un pranzo di convivialità in quattro foranie.
Forania di Leuca: Casa della Convivialità Don Tonino Bello Alessano
Forania di Taurisano: Sala Oratorio E. Francesco Ruffano
Forania di Tricase: Locanda della fraternità presso Maior Charitas Tricase
Forania di Ugento: sala oratorio S. Giovanni Bosco
In questa giornata saranno promosse alcune iniziative per coinvolgere tutte le comunità a non distogliere lo sguardo dai poveri, anzi a guardarli con simpatia ed attenzione.
Sempre nella stessa giornata si porrà attenzione alla condizione dei carcerati prendendo spunto da alcuni incontri con i direttori Caritas della Metropolia di Lecce, insieme al volontario del carcere, Lorenzo Ria.
“Non dobbiamo mai dimenticarci degli ultimi. Anche i carcerati lo sono,” ha concluso don Lucio.
Per questo motivo nella giornata del 19 novembre, sarà raccolto materiale igienico personale, cioè saponi, spazzolini, dentifrici, shampoo, bagnoschiuma da consegnare alla Caritas Diocesana, che farà pervenire ai carcerati.
“I poveri sono persone, hanno volti, storie, cuori e anime. Sono fratelli e sorelle con i loro pregi e difetti, come tutti, ed è importante entrare in una relazione personale con ognuno di loro.”