Sabato 5 agosto 2023
In una sera qualunque di un sabato qualunque di un’estate italiana, sotto un cielo tumido e squarciato dai fulmini di Circe, è approdato sul molo di Santa Maria di Leuca, intorno alle 23 di ieri, un altro natante proveniente dalla rotta turca. Sono arrivati settantanove profughi in tutto: 7 donne, 60 uomini, 7 minori maschi (di cui 3 non accompagnati) e 5 femmine. Venti di loro originari dell ‘Iran, cinquantasette dell’ Iraq, due della Turchia. Questi i numeri asettici che descrivono il primo sbarco di agosto, ma il quarto dall’ inizio di quest’ estate 2023. Alcuni di loro hanno dichiarato al mediatore culturale della Caritas diocesana di aver corrisposto cinquemila dollari per il biglietto, affidando i propri destini a cinque notti e cinque giorni trascorsi sottocoperta su di un mare ventoso e minaccioso.
All’ arrivo qualche testa sbucava silenziosa dagli stretti finestrini dell’ imbarcazione. Occhi increduli. Piedi scalzi. Indumenti fradici. Con addosso l’ odore nauseabondo di chi fugge. L’ odore di chi insegue una lampara, quella della speranza, per affrancarsi dalla miseria e dalla guerra. I volontari della Caritas della Diocesi di Ugento-S.Maria di Leuca e il direttore, don Lucio Ciardo, hanno effettuato le operazioni di prima accoglienza, distribuendo acqua, succhi di frutta, brioches e fornendo scarpe e indumenti a chi ne avesse necessità.