Progetto “Accoglienza diffusa” ucraini
Circa un anno fa, fin dalle prime avvisaglie di un’imminente necessità di accoglienza legata al conflitto Russia-Ucraina ancora in corso, la Diocesi di Ugento-S.Maria di Leuca si è immediatamente attivata a rispondere a questa emergenza in modo propositivo e come comunità tutta.
L’appello inviato è stato tempestivamente accolto da numerose famiglie delle varie parrocchie, alcune delle quali hanno già fatto l’esperienza di APRI e che hanno manifestato la propria disponibilità ad accogliere le persone ucraine in fuga dal conflitto, incarnando ciò che rappresenta una Comunità concretamente Accogliente.
Superando barriere e pregiudizi, dubbi e paure, hanno scelto di aprire le porte delle proprie case per ricevere altre persone con “urgente bisogno” di un tetto dove rifugiarsi temporaneamente, in attesa che il conflitto si risolva. Queste famiglie hanno coraggiosamente scelto di schierarsi dalla parte delle persone, dimostrandosi pronte ad affrontare le difficoltà insite in un’accoglienza in famiglia, in assenza di certezze assolute sui tempi, sulla modalità e sulle condizioni dell’accoglienza stessa.
La Caritas diocesana dapprima ha recepito la proposta di Caritas Italiana di accogliere attraverso il progetto APRI Ucraina, e in seguito ha aderito al progetto Caritas-Protezione Civile, che mira a promuovere un’accoglienza diffusa, in famiglie, senza le quali non sarebbe stato possibile gestire le prime e più incerte fasi. A quasi un anno dalla proclamazione dello stato di emergenza, sono stati accolti nel nostro territorio, grazie alla mediazione degli operatori Caritas, vari nuclei provenienti dall’Ucraina, costituiti quasi esclusivamente da madri e figlie.
Dopo le prime e fondamentali esperienze di accoglienza diffusa, grazie alle quali si sono rilevati i reali bisogni dei beneficiari, le principali difficoltà, le aspettative, le “mancanze”, la Caritas si è dotata di figure professionali di supporto all’accoglienza (Psicologa e Assistente sociale) e di un’organizzazione che possa rispondere più efficacemente all’incontro, alla comunicazione ed all’integrazione tra ospiti e comunità.
Si è proceduto alla mappatura delle famiglie accoglienti attraverso incontri di conoscenza reciproca finalizzati all’esplorazione delle motivazioni ad accogliere, delle aspettative, dei limiti, delle risorse a disposizione. Da questi incontri è emerso un dato sorprendente e inaspettato: molte famiglie hanno manifestato la propria disponibilità ad accogliere non solo persone di origine ucraina ma anche profughi provenienti da altri paesi esteri, altrettanto bisognosi delle medesime o di ulteriori attenzioni. Da qui la nuova consapevolezza di essere davvero una Diocesi diffusamente accogliente. Grazie!
Ad alcune di loro è stata anche proposta l’opportunità di aderire ai Corridoi Umanitari, per l’accoglienza di cittadini afghani in favore dei quali, come Caritas diocesana, è stata offerta la disponibilità a curare l’accoglienza già dai prossimi arrivi.
Per maggiori informazioni sulle attività relative al progetto, è possibile rivolgersi alla Caritas diocesana Ugento-S.Maria di Leuca in Piazza Cappuccini,15 a Tricase.
Leggi il report di Caritas Italiana sull’emergenza Ucraina–>Clicca qui
Per l’Equipe gruppo migrazioni.
Articolo di Angela Verardo