VII Raduno Nazionale delle Città del Sollievo – La vita è dono di Dio
Dal 16 al 18 Settembre 2022 si è tenuto a Tricase il VII Raduno Nazionale delle Città del Sollievo dal titolo “Il Sollievo come Arte della Cura”, promosso dalla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti” con l’obiettivo di diffondere la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale di tutti gli ammalati che non possono più giovare delle cure destinate alla guarigione.
La scelta è ricaduta su Tricase per la presenza dell’Hospice della Fondazione Card. Panico “Casa Betania”: fiore all’occhiello della nostra città, luogo dove viene manifestato per davvero l’amore verso la vita e di contrasto alla cultura dell’eutanasia, spazio in cui chiunque apprende e comprende la vita come dono di Dio, motivo per cui Tricase merita l’appellativo di Città del sollievo e rientra nella Rete Nazionale delle Città del Sollievo.
Ad illustrare il programma e dare l’avvio dei lavori del raduno, tenutosi presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone, sono intervenuti il sindaco del Comune di Tricase – dott. Antonio De Donno, coadiuvato dall’Assessore alla Sanità e referente dell’evento – arch. Serena Ruberto. Fra i relatori però presenti molti operatori dell’Hospice-Casa Betania, molti medici dell’Ospedale Card. Giovanni Panico, la dott.ssa Miriam Resta Corrado di Young Caritas che si è soffermata sul tema sempre più attuale e importante della Custodia del Creato e la dott.ssa Gloria Rizzo che ha presentato il progetto diocesano di attenzione alla popolazione anziana. Attraverso gli approfondimenti scientifici ed ogni loro intervento, l’incontro ha offerto a tutti i partecipanti un’esperienza di arricchimento formativo ed umano, che aveva come filo conduttore la cura integrale della persona umana espressa nelle tre dimensioni: spirituale, medico-scientifica e culturale-umanistica.
“La risposta al dolore come realtà connessa alla malattia deve essere una risposta di senso, finalizzata al sollievo inteso come: etica della cura, accompagnamento, sostegno e supporto della persona che vive il dramma del dolore” sono queste le parole di S.E.R. Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio e Vicepresidente della C.E.I. per il Sud – intervenuto durante il Convegno. Oggi quindi dare una risposta di senso significa riprendere in mano la legge n. 38/2010, che ha garantito l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona.
Lo stesso papa Francesco torna spesso a spiegarci il significato più autentico e profondo della parola “servizio” che significa aver cura degli altri, specialmente degli ultimi, degli emarginati e dei più fragili. Ed è proprio in virtù di questo principio che i ragazzi del Servizio Civile Universale che operano presso Caritas Ugento-S. Maria di Leuca nei due progetti “Reti Educative per l’Inclusione” e “Avanti il prossimo”, coordinati dalla Dott.ssa Gloria Rizzo, hanno preso parte al Progetto “Intrecciati tra memoria e futuro”, volto a creare una rete solidale per la terza età, col fine di promuovere l’invecchiamento attivo e favorire soprattutto lo scambio intergenerazionale. In modo particolare, noi giovani del Servizio Civile abbiamo incontrato 250 persone anziane a cui è stato somministrato un questionario sulla conoscenza dei bisogni e delle risorse degli anziani. È nella RETE che si è incominciata a tessere l’arte del sollievo tesa ha sviluppare una progettualità che ha come unico interesse la concretizzazione del Bene Comune, quale fine di ogni impegno politico, sanitario, sociale e religioso. I risultati ottenuti da Novembre 2021 a Settembre 2022 sono stati condivisi e presentati proprio dalla dottoressa Rizzo nella prima serata del Convegno.
Al momento sono 32 le amministrazioni civiche e le città che fanno parte della Rete Nazionale delle “Città del Sollievo” e queste rappresentano, ognuna nel proprio territorio, un esempio di collaborazione fattiva ed impegno tra le varie Istituzioni con tutte le variegate forme di volontariato.
Perché “La solidarietà non s’improvvisa, e c’è sempre più bisogno di un’educazione continua e progressiva che coinvolga tutti. La cura della persona umana, se vuole essere efficace ed incisiva, non può essere lasciata all’improvvisazione e al sentimentalismo: è necessario che segua quelle regole artistiche che fanno della persona umana un’opera d’arte di inestimabile valore” (Ass. Serena Ruberto) I giovani del Servizio Civile Universale Caritas