Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9ย ha colpito alle 4:17 del 6 febbraioย la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcฤฑk di KahramanmaraลŸ. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, tra cui una molto forte, di magnitudo 7,7.ย ย Oltre 5mila i morti accertati, ancora migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerร  ancora drammaticamente: in Turchia la zona interessata รจ molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. In Siria il sisma ferisce un Paese giร  dilaniato dalla guerra e dove oltre lโ€™80% della popolazione vive in povertร .

La Cattedrale di Iskenderun รจ crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunitร  siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione รจ in continuo divenire

Manca lโ€™acqua potabile, lโ€™elettricitร , le vie di comunicazione sono interrotte, cโ€™รจ bisogno di tuttoโ€, fa sapere ilย Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dellโ€™Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia. In Siria, il direttore della Caritas nazionaleย Riad Sargi, raggiunto al telefono, dichiara che โ€œla situazione รจ drammatica.ย Colpite duramente anche le cittร  di Aleppo, Lattakia, Hama e Tartous, almeno un centinaio di edifici crollati. Macerie che si sommano a quelle della guerra. Caritas Siria si รจ prontamente mobilitata per portare conforto e organizzare i primi soccorsiโ€. Da sottolineare come gli sfollati debbano fare i conti con il gelo particolarmente pungente in questa stagione.

UNA SITUAZIONE DRAMMATICA, AGGRAVATA DAL FREDDO E DALLA POVERTร€

prima forma di sostegno alle popolazioni di Turchia e Siria, con lโ€™impegno di sensibilizzare tutta la comunitร  diocesana, nelle prossime settimane, attraversoย  una raccolta piรน consistente a favore delle popolazione cosรฌ duramente colpite, il bilancio provvisorio e in continua evoluzione รจ di oltre 1.500 morti nelle cittร  turche e piรน di 800 in Siria. Migliaia i feriti. Sono nostri fratelli del Mediterraneo.Causale: Terremoto Turchia- Siria 2023ย ย ย ย ย ย ย ย ย versamento a:

  • Caritas Ugento-S. Maria di Leuca- offerta non detraibile

Iban: IT 39 0052 6280 130C C047 0004 029ย 

  • Fondazione De Grisantis โ€“ offerta detraibile

Iban: IT 61 R052 6280 110C C021 0722 013

La CEI stanzia 500 mila euro come primo aiuto per la popolazione

La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria.Centinaia le vittime, migliaia le persone ancora intrappolate sotto le macerie, numerosi gli edifici colpiti. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerร  drammaticamente: in Turchia la zona interessata รจ molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. โ€œLa Cattedrale di Iskenderun รจ crollata, scuole ed episcopio non sono agibili, anche la chiesa della comunitร  siriaca e quella ortodossa sono andate totalmente distrutte. La situazione รจ in continuo divenireโ€, fa sapere il Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dellโ€™Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia.In Siria il sisma ferisce un Paese giร  dilaniato dalla guerra e dove oltre lโ€™80 percento della popolazione vive in povertร .โ€œA nome della Chiesa che รจ in Italia esprimo profondo cordoglio e vicinanza alla popolazione provata da questo tragico evento, assicurando preghiere per le vittime, i loro familiari e i feriti. Mentre ci stringiamo a quanti sono stati colpiti da questa calamitร , auspichiamo che la macchina della solidarietร  internazionale si metta subito in moto per garantire una rapida ricostruzioneโ€, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.ย ย  Lo stanziamento della Conferenza Episcopale Italiana aiuterร  a far fronte alle prime necessitร . Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, รจ in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, fa appello a โ€œunโ€™attenzione solidale da parte di tutti verso aree del mondo giร  segnate da conflitti dimenticati e da povertร  estremaโ€.

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